Gli esami di Stato sono spesso accompagnati dall’ansia degli studenti che si trovano di fronte alla prima, vera, prova da ‘adulti’. E’ a loro che la dirigente scolastica dell’istituto Alberghiero di Termoli, Maria Chimisso, ha voluto rivolgere un pensiero.
“Non è un caso che l’arte abbia dedicato tanto spazio agli esami di maturità, che non sono solo un film, ma un rito di passaggio. Più propriamente dovrebbero chiamarsi Esami di Stato, ma il termine maturità esprime tutto il senso di un’avventura verso l’età adulta ed è giusto che occupi tanto spazio nell’immaginario collettivo. Il rito però non si consuma tra le mura domestiche o nel gruppo dei pari, ma nelle nostre scuole, tanto dissacrate quanto essenziali nella vita degli Italiani.
L’esame di quest’anno ha rinunciato al modello slim imposto dalla pandemia, limitato al colloquio, e ha recuperato le prove scritte, di italiano e di indirizzo. Insomma ai nostri ragazzi toccherà sudare, per il caldo e per la paura dell’esame. Il modello italiano del resto non è comune nel mondo. Gli studenti all’estero chiudono per lo più il loro percorso di studi a 17 anni, i nostri alunni a 18; spesso non sostengono alcuna prova e concludono l’esperienza scolastica con una certificazione di competenze.
I ragazzi italiani, superando prove impegnative – perché lo sono! Ottengono un titolo che ha valore legale e che dà accesso al mondo del lavoro e a tutti gli studi universitari, secondo principi universalistici e democratici di cui essere orgogliosi. Il dibattito esami sì-esami no, si trascina da decenni, ma nessun governo ha mai voluto rinunciare agli esami di maturità, e a ragion veduta. Intendiamoci, cari ragazzi: quello che sapete oggi lo saprete nella stessa misura domani, ma io sono convinta che domani sarete diversi, più consapevoli, più cittadini, più completi.
Perché per quante parole più o meno sincere potrete spendere sugli esami, magari ostentando indifferenza o disprezzo, una cosa è certa: nessuno di voi li dimenticherà. Gli esami di maturità sono un bagaglio per la vita: vi resteranno nel cuore. Per questo, con tutto l’affetto che sono solita esprimere (lo ricordate, “il caffè con sentimento”?) vi faccio il più intenso in bocca al lupo!”.