Il Decreto Legislativo n. 77 del 15 aprile del 2005 disciplina l’Alternanza scuola-lavoro come metodologia didattica del Sistema dell’Istruzione che consente agli studenti, che hanno compiuto il quindicesimo anno di età, di realizzare gli studi del secondo ciclo alternando periodi di studio e di lavoro. Tale metodologia ha come finalità di fornire ai giovani, oltre alle conoscenze di base, quelle competenze necessarie ad inserirsi nel mercato del lavoro, avvicendando le ore di studio e formazione in aula con ore trascorse all’interno delle aziende, per garantire loro esperienza “sul campo” e superare il divario “formativo” tra mondo del lavoro e mondo della scuola.
L’Alternanza scuola-lavoro realizza percorsi progettati, attuati, verificati e valutati, sotto la responsabilità dell’istituzione scolastica, sulla base di apposite convenzioni con le imprese, con le rispettive associazioni di rappresentanza, con le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, con gli enti pubblici e privati, ivi inclusi quelli del terzo settore, disponibili ad accogliere gli studenti per periodi di apprendimento in situazione lavorativa, che non costituiscono rapporto individuale di lavoro (art.4 D.Lgs. 15 aprile 2005, n. 77). I percorsi di Alternanza scuola-lavoro prevedono, in riferimento alla legge 107/15, l’obbligo di almeno 400 ore totali da svolgere in azienda per il 2/3, e in attività alternative quali: visite aziendali; viaggi di istruzione; partecipazione ad eventi interni ed esterni, anche culturali; fiere di settore; convegni; attività di orientamento.